Il T-Model e la leadership: creare i leader del futuro

Il T-Model e la leadership: creare i leader del futuro

Il ventunesimo secolo ha dato il via ad un’era di rapidi cambiamenti ed innovazioni, spingendo molte aziende a ripensare le competenze che cercano nei loro leader.

Proprio come nell’ambito tecnologico, anche nella leadership è emerso un nuovo modello: il T-Model. Ma cosa significa esattamente e come può essere applicato alla leadership?

Introduzione al T-Model

Il T-Model è stato introdotto nel 1991 da David Guest e ripreso in seguito da Tim Brown, CEO di IDEO, e rappresenta l’equilibrio ideale tra competenze specifiche (verticali) e trasversali (orizzontali).

Descrive un set di competenze che combinano una profonda specializzazione in un’area (la parte verticale della T) con una vasta gamma di competenze trasversali (la parte orizzontale della T). In termini di leadership, ciò significa avere profonda conoscenza e comprensione di un’area specifica, pur mantenendo la capacità di muoversi agilmente attraverso diverse aree anche molto distanti da essa.

La barra verticale: l’esperto

Ogni leader ha un’area in cui eccelle, un campo in cui ha accumulato anni di esperienza e formazione. Questa è la barra verticale. Per un leader, questo potrebbe significare:

  • Una comprensione approfondita del mercato in cui opera l’organizzazione
  • Una specializzazione in una particolare disciplina, come ad esempio finanza, marketing, o tecnologia
  • L’esperienza accumulata in anni di lavoro in un determinato settore

Questa profondità permette al leader di prendere decisioni informate, offrire soluzioni innovative e guidare con autorevolezza.

Un leader come Elon Musk, ad esempio, ha dimostrato una profonda conoscenza e specializzazione nell’ingegneria e nello sviluppo tecnologico attraverso le sue aziende Tesla e SpaceX.

La barra orizzontale: il generalista

Al di là della loro specializzazione, i leader devono avere una buona comprensione di altre aree per le quali potrebbero non avere una formazione specifica o una esperienza rilevante. Queste potrebbero includere:

  • Capacità di comunicazione e presentazione
  • Abilità nel pensiero critico e problem solving
  • Competenza nella gestione di team multidisciplinari
  • Capacità di adattarsi a cambiamenti e nuove sfide

Un leader con forti competenze trasversali è in grado di collaborare efficacemente con diversi dipartimenti, analizzare un problema da diverse di prospettive e guidare il suo team attraverso sfide complesse.

Elon Musk si è dimostrato estremamente capace nell’attraversare diversi (e molto differenti) settori: dalla produzione di auto elettriche alla conquista dello spazio passando per la bioingegneria. Questa vasta gamma di interessi e competenze rappresenta la barra orizzontale.

Perché il T-Model è cruciale per i leader moderni?

Il contesto in cui viviamo è sempre più dinamico e soggetto a fenomeni globali (sia micro che macro) che rendono il concetto di forecasting un lontano ricordo. Oggi bisogna reagire velocemente e per questo al leader moderno sono richieste almeno tre caratteristiche:

  • Interdisciplinarità – Le aziende moderne sono complesse ed un leader deve collegare i puntini tra diversi dipartimenti creando una visione integrata dell’organizzazione. Sheryl Sandberg, COO di Facebook, ad esempio ha messo a fattor comune le sue competenze in economia con una profonda comprensione della tecnologia e delle dinamiche sociali.
  • Adattabilità – Con il costante cambiamento del panorama aziendale deve essere in grado di apprendere rapidamente ed applicare conoscenze in contesti diversi. Questo è fondamentale. Satya Nadella di Microsoft ha riportato l’azienda al centro dell’attenzione trasformando la sua cultura e adottando rapidamente nuove tecnologie
  • Collaborazione – I leader con competenze trasversali possono collaborare efficacemente con un maggior numero di team e professionisti. Tim Cook di Apple, con il suo background in ingegneria industriale, ha mostrato come la collaborazione tra settori, anche differenti, può portare a prodotti rivoluzionari.

Il T-Model in azione

Immaginiamo un CTO (Chief Technology Officer) di un’azienda che si occupi di prodotti o servizi digitali. La sua barra verticale potrebbe essere rappresentata da una profonda competenza su sviluppo software, infrastrutture tecnologiche ed intelligenza artificiale. Anche se a prima vista sembra più che abbastanza, in realtà, in un’azienda moderna non basta.

Questo CTO ha bisogno di competenze trasversali: deve comprendere le strategie di marketing per lanciare un nuovo prodotto, conoscere gli aspetti finanziari per gestire il budget del suo dipartimento e avere competenze comunicative per presentare le sue idee al consiglio di amministrazione.

Come sviluppare un profilo di leadership basato sul T-Model

Esistono almeno tre aree che possono contribuire a creare leader che adottino il T-Model:

  • Formazione continua – Oltre alla formazione nella propria area di specializzazione, è fondamentale investire in corsi che offrano competenze trasversali. Come suggerito da Josh Bersin nel suo studio sui leader del futuro, l’apprendimento continuo è essenziale
  • Networking – Interagire con professionisti di settori diversi può offrire nuove prospettive e ampliare la propria comprensione orizzontale. Richard Branson, fondatore di Virgin Group, è noto per il suo enorme network e la sua incredibile capacità di collaborare anche al di fuori dei propri confini “aziendali”
  • Mentorship – Avere un mentor che già abbia adottato e fatto suo il T-Model può offrire una guida preziosa. Indra Nooyi, ex CEO di PepsiCo, ha sottolineato l’importanza della mentorship nella sua brillante carriera

Formazione, networking e mentorship sono aree tanto diverse fra loro quanto importanti e richiedono al leader uno sforzo notevole in termini di risorse. Adottare un T-Model, infatti, non ha un costo “trascurabile” perché richiede di uscire dalla propria zona di comfort e mettersi in gioco in contesti dove difficilmente il leader sarà a suo agio.

Conclusioni

Il T-Model rappresenta una vera e propria evoluzione nel pensiero sulla leadership. In un mondo in cui le barriere tra i settori sono sempre più sfocate e la velocità del cambiamento è vertiginosa, i leader devono essere pronti a adattarsi, imparare e guidare in modo olistico.

Ma per fare tutto questo devono mettersi in discussione ed impiegare le risorse necessarie ad acquisire tutte le competenze trasversali indispensabili per mantenere la propria leadership anche in un futuro rapido, dinamico e soprattutto imprevedibile!

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