Hedy Lamarr: la diva geniale

Hedy Lamarr

Conosciuta come una delle più celebri attrici di Hollywood e personaggio dalla vita tormentata, non le è stata mai riconosciuta la stessa fama come inventrice nonostante una mente geniale e l’ideazione di soluzioni tecnologiche che sono alla base del funzionamento dei nostri sistemi di comunicazione attuali.

Questa è Hedy Lamarr, personaggio la cui vita è stata più appassionante di un film d’avventura.

La speranza e la curiosità per il futuro sembravano meglio delle sicurezze. Ero fatta così. L’ignoto era sempre così attraente per me… e lo è ancora.”

Hedy Lamarr

Il contributo al progresso tecnologico

Noi tutti diamo assolutamente per scontato che, accendendo il forno a microonde per scongelare il cibo, non si interrompa il film in streaming che stiamo guardando; oppure che utilizzando il telecomando del televisore non parta inavvertitamente l’allarme di casa.

Tanti dispositivi che abbiamo in casa, infatti, utilizzano la stessa banda di frequenza a 2.4 GHz e, per evitare che si “pestino i piedi” tra loro, è necessario un sistema che “spacchetti” i segnali su frequenze diverse assegnandole in maniera dinamica in base alla necessità.

Questo principio è alla base del funzionamento di sistemi per noi oggi fondamentali come il Wi-Fi, il bluetooth e il GPS e il merito della sua ideazione è di questa donna straordinaria, attrice per professione e inventrice per “hobby”.

L’attrice con l’hobby delle invenzioni

Hedwig Eva Maria Kiesler, in arte Hedy Lamarr, nasce a Vienna nel 1914 ed ha una fulminea carriera come attrice grazie alla passione per il cinema, alla bravura sul set e ad una bellezza che non lascia nessuno indifferente. Arriva presto all’attenzione del mondo intero con la pellicola Ecstasy nel 1933, a cui segue lo sbarco a Hollywood e molti altri film per un totale di oltre 30.

Ma il ruolo di “diva” sta stretto a Hedy, che dedica molto del suo tempo giù dal palcoscenico davanti al banco di lavoro che ha predisposto dentro casa, dove si diletta nell’altra sua passione: la tecnologia. Autodidatta in musica, disegno, matematica, chimica e ingegneria, realizza un modello evoluto di semaforo, una pastiglia effervescente per le bevande gassate, un supporto per i disabili per accedere al bagno, fino a disegnare delle nuove ali per gli aerei.

Questa inclinazione è evidente fin da bambina, quando è riuscita a smontare e rimontare un carillon perfettamente funzionante.

Inventare è facile per me. Non devo lavorare sulle idee, mi vengono naturali“.

Hedy Lamarr

Non è un caso quindi che aiuti Howard Huges (quello di The Aviator interpretato da Di Caprio), magnate dell’aviazione americana, a sviluppare l’aerodinamica dei suoi aerei attraverso lo studio dei pesci e degli uccelli più veloci. E tutto questo senza aver mai fatto parte degli ambienti accademici e scientifici dell’epoca né tantomeno aver frequentato l’università.

Ma la sua invenzione più importante è legata alle vicende della Seconda Guerra Mondiale.

Gli orrori della guerra e l’invenzione “inutile”

L’affondamento nel 1940 della nave inglese City of Benares, con a bordo civili e bambini, ad opera dei sottomarini nazisti U-boot, la scuote nell’animo e la spinge ad interessarsi alle tecnologie belliche. In particolare, poiché il mare gioca un ruolo chiave nel conflitto, concentra le sue ricerche sui sistemi per aumentare l’efficacia dei siluri americani, che i tedeschi riescono a neutralizzare facilmente disturbando i segnali radio che li guidano.

La cosa sorprendente è che trova ispirazione nella musica per la soluzione a questo problema. L’illuminazione arriva infatti mentre suona il pianoforte assieme al compositore George Antheil, unendo canzoni diverse in sequenza senza soluzione di continuità e “sincronizzandosi” armonicamente l’un l’altra. Questo episodio è raccontato nel libro “La diva geniale” di Marie Benedict.

Nasce così l’idea, poi realizzata e brevettata, di un sistema di guida dei siluri basato sul cambio continuo tra 88 frequenze radio diverse (88 come i tasti del pianoforte) secondo una sequenza nota solo alla trasmittente e alla ricevente, in modo da rendere inutili le interferenze elettromagnetiche del nemico.

Questa soluzione non viene però ritenuta utile dalla miope Marina statunitense (…avete presente le frasi che si dicono in questi casi: “abbiamo fatto sempre così, perché dovremmo cambiare?”) e non viene implementata sui loro sottomarini, salvo poi utilizzarla quasi 20 anni più tardi durante la Guerra Fredda senza darne comunicazione agli inventori.

Il mancato riconoscimento

Questa soluzione tecnologica, conosciuta con il nome di frequency hopping spread spectrum (FHSS), è alla base di tutti i principali sistemi di comunicazione che utilizziamo quotidianamente, inclusi il Wi-Fi, il Bluetooth e il GSM per telefonia mobile, ed è oggi ancor più importante in un etere affollato di radio-frequenze.

In una società e in una comunità scientifica fortemente maschiliste, è stato tuttavia necessario molto tempo prima che il merito di questa innovazione venisse adeguatamente valorizzato, tanto che la sua inventrice non ne ha ricavato alcun beneficio economico nonostante il brevetto.

I tardivi riconoscimenti dell’Electronic Frontier Foundation Pioneer Award nel 1997, quando aveva 83 anni, della National Inventors Hall of Fame nel 2014, molti anni dopo la sua morte, e della collocazione al 9 novembre (giorno di nascita di Hedy) della Giornata Mondiale dell’Inventore non possono che mitigare solo in minima parte l’atteggiamento retrogrado del mondo scientifico, che ha inoltre ritardato di molti anni l’adozione di una tecnologia utilissima.

Ai nostri giorni la discriminazione di genere è sicuramente molto minore rispetto al secolo scorso, ma c’è ancora tanto da fare per abbattere definitivamente alcuni stereotipi – come quelli che ostacolano le donne nel mondo STEM – che non possono essere che controproducenti per tutti.

Per approfondire

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